Daily me, daily them
Nicholas Negroponte ne parlava gia' dieci anni fa. Ora la Rete (e non solo) mette a nostra disposizione sempre piu' strumenti per renderlo una realta'. E quando quello che sembrava futuro diventa presente si comincia a scoprirne i lati oscuri.
Nel suo libro Republic.com (tradotto anche in italiano), Cass Sunstein si pronuncia decisamente a sfavore dell'eventualita' della pervasivita' del Daily me.
Secondo il docente ci sono alcune precondizioni essenziali
- le persone dovrebbero essere esposte a esperienze che non hanno preventivamente scelto
- le persone dovrebbero avere un certo numero di esperienze in comune, senza le quali risulta difficile capirsi e affrontare di problemi sociali. Un collante sociale, nella definizione di Sunstein.
"...anche se in Rete sono rappresentate posizioni diverse,(...) la mia tendenza è di accedere a quelle affini e scartare quelle contrarie alle mie opinioni consolidate" scrive Antonio Roversi.
Molti di noi saranno disponibili ad accedere a opinioni diverse, ma molti no.
Molti non hanno tempo.
Molti, quasi tutti, usano la Rete per ottenere informazioni e ancora non la vedono la Rete, e la blogosfera come un luogo di conversazione.
Il profilo di un blogger non e' cambiato sostanzialmente negli ultimi anni.
Le cose stanno cambiando ma molto lentamente e il problema del digital divide non e' da sottovalutare, non e' una mera questione di tempo, se ascoltiamo i dati che dicono che negli ultimi anni l'incremento nella diffusione di Internet e dell'uso che se ne fa (ora non riesco a trovare la ricerca ma so che e' online e la recuperero').
La differenza tra un Daily me e un blog, pero' - e questo non va dimenticato - e' che il filtro principale e' la persona. Non nel senso di una persona pagata per mettere insieme quello che ti interessa. Ma una persona che si guarda attorno e filtra (per te che leggi) quello che ritiene utile o interessante o divertente ecc. Una persona, in quanto tale, questa la novita'.
Mi sa che pero' il problema si ripropone a livello aggregato.
E qui entrano in gioco i criteri di aggregazione. Appunto.
Vedi anche:
- The promise of the Daily me (JD Lasica sull'Online Journalism Review)
- Daily we (Sunstein)
Parole chiave:daily me, cass sunstein
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